Bocconcini di bufala, ma quanto sono succosi e saporiti? Anticamente la mozzarella veniva chiamata semplicemente…

La Zizzona di Battipaglia: un’eccellenza della cucina italiana
La Zizzona di Battipaglia: arte in tavola. Sono poche le persone che non hanno mai sentito parlare della famigerata Zizzona di Battipaglia. Il solo nome richiama la perfezione dell’arte casearia della Campania. Oggi è conosciuta ormai in tutta Italia (e non solo!) e rappresenta una delle tante eccellenze culinarie del nostro paese. Che sia affiancata ad altre prelibatezze locali o gustata sola per assaporarla fino in fondo, di certo è un alimento che non può mancare sulle tavole campane nei giorni di festa a rappresentare un momento di gioia e condivisione.
La Zizzona: cos’è?
A livello pratico, si tratta di una variante della più classica mozzarella di bufala. Ha un gusto delicato e genuino e rientra nella categoria dei formaggi freschi molli a pasta filata. Durante il processo produttivo è fondamentale l’utilizzo del latte di bufala che, avendo al suo interno una percentuale di acqua minore rispetto a quello vaccino, fa sì che sia più concentrato e di conseguenza più saporito.
Al termine della lavorazione la mozzarella Zizzona si presenta di color bianco candido; all’esterno, uno strato di pasta un po’ più spesso ed elastico, conserva il cuore morbido che vi conquisterà al primo taglio.
La Zizzona di Battipaglia: come gustarla al meglio?
Solitamente la si mangia in purezza, per cogliere tutte le sfumature di sapore e gustarsi la sua irresistibile morbidezza. Altre valide alternative sono quelle di inserirla in piatti freddidal sapore estivo: accompagnata da pomodori, salumi (principalmente prosciutto crudo) o, perché no, sulla pizza. Come già anticipato, Zizzona è sinonimo di festa. Essendo un prodotto piuttosto grande (da 1 a 5 kg), sarà quindi la protagonista indiscussa dei vostri pranzi con amici e parenti.
La Zizzona: un marchio registrato
La Zizzona di Battipaglia è un prodotto a marchio registrato, creato dal Caseificio La Fattoria di Battipaglia, in provincia di Salerno, che per primo l’ha inventata e le ha dato il nome di Zizzona, proprio perché la sua forma richiama quella del seno femminile.